mercoledì 4 maggio 2011

Oggi presidio a Roma - Ore 14 sotto alla Commissione di Vigilanza Rai‏

Oggi, 4 maggio,
si svolgerà l'ennesima seduta della commissione di vigilanza Rai che, grazie all'ostruzionismo che la maggioranza opera da diverse settimane, ancora non è riuscita a deliberare il regolamento per l'informazione sui referendum di Giugno.
Questo gravissimo comportamento pone l'intera struttura pubblica Rai fuorilegge e nega il diritto all'informazione garantito dalla Costituzione.

Per questo oggi, dalle 14, come popolo dell'acqua saremo di nuovo in presidio sotto la commissione in Piazza San Macuto (dietro al Pantheon), insieme ai comitati contro il Nucleare.
Richiediamo che, finalmente, si possano riaffermare i diritti dei cittadini e delle cittadine ostaggio della paura del governo di perdere la consultazione sui quesiti referendari, dal ritorno all'acqua pubblica al no al nucleare.

Invitiamo tutti/e alla massima partecipazione e diffusione per sostenere la battaglia referendaria.
Fino alla vittoria.



"Cari amici e amiche,
questa notizia che sento il dovere di far girare ha veramente del clamoroso.
Non è che mi sorprende l'insabbiamento, però leggere che in RAI esista addirittura una CIRCOLARE INTERNA che vieta di parlare dell'argomento Referendum significa che siamo ormai pienamente dentro un REGIME che vuol cancellare le nostre istanze e la nostra voce. La democrazia italiana è proprio kaput!
Ho controllato personalmente sul web e questa ricercatrice che firma il disperato appello qui sotto è una giurista che lavora come ricercatrice dell'EURAC.
E quindi, pur già consapevoli che i referendum avrebbero avuto vita difficile, ora dobbiamo raddoppiare e quadruplicare i nostri sforzi con tutti i parenti, i conoscenti, gli amici e gli amici di amici...
Ciao,

Gianfi

Ciao a tutti,

confermo la necessità di questo passaparola, aggiungendo che si tratta di informazione per ri-affermare i diritti costituzionalmente garantiti . Il dramma è che sembra la maggior parte della popolazione
non sia consapevole di quanto sta avvenendo.

Quello che Vi porto è solo un piccolo esempio. Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche.

'E arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.

Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui "il servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia
di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente.

 Il referendum è evidentemente anche questo!
Mariachiara Alberton "


E' tempo dunque di assumere iniziative forti e di grande impatto mediatico per denunciare questo vero e proprio golpe indirizzato a impedire la celebrazione dei Referendum.
Il primo obiettivo deve essere la RAI e quindi tutta la carta stampata. A costo di occupare Saxa Rubra!

Antonio