martedì 25 ottobre 2011

26 NOVEMBRE : IN PIAZZA PER L’ACQUA E PER LA DEMOCRAZIA

Il 12 e 13 giugno scorsi la maggioranza assoluta del popolo italiano ha votato per l’uscita dell’acqua dalle logiche di mercato, per la sua affermazione come bene comune e diritto umano universale e per una gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico.

Un voto netto e chiaro, con il quale 27 milioni di donne e uomini, per la prima volta dopo decenni, hanno indicato un’inversione di rotta rispetto all’idea, fino ad allora egemone, del mercato come unico regolatore sociale.

Ad oggi nulla di quanto deciso ha trovato alcuna attuazione: la legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua continua a giacere nei cassetti delle commissioni parlamentari, gli enti locali –ad eccezione del Comune di Napoli - proseguono la gestione dei servizi idrici attraverso SpA e nessun gestore ha tolto i profitti dalla tariffa.

Non solo. Con l’alibi della crisi e dei diktat della Banca Centrale Europea, il Governo ha rilanciato, attraverso l’art. 4 della manovra estiva, una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici locali.

Governo e Confindustria, poteri finanziari e lobbies territoriali, resisi conto che il popolo ha votato contro di loro, hanno semplicemente deciso di abolire il popolo, producendo una nuova e gigantesca espropriazione di democrazia.

A tutti loro diciamo, ancora una volta e a chiare lettere, che ciò che il popolo ha deciso deve trovare concreta ed immediata attuazione.

Per questo, il movimento per l’acqua si prepara a lanciare la campagna nazionale “Obbedienza civile”, ovvero una campagna che, obbedendo al voto democratico del popolo italiano, produrrà in tutti i territori e con tutti i cittadini percorsi auto organizzati e collettivi di riduzione delle tariffe dell’acqua, secondo quanto stabilito dal voto referendario.

Quello che avviene per l’acqua è solo il paradigma di uno scenario più ampio dentro il quale si colloca la crisi globale : un sistema insostenibile è giunto al capolinea, ma invece di prenderne atto invertendo la rotta, i poteri forti finanziari e le grandi multinazionali ne hanno deciso la prosecuzione, attraverso la continua restrizione del ruolo del pubblico a colpi di necessità imposte dalla riduzione del debito e dai patti di stabilità, la riduzione degli spazi di democrazia, la consegna di tutti i beni comuni alla loro valorizzazione finanziaria, lo smantellamento dei diritti del lavoro, la precarizzazione dell’intera società.

Ma indietro non si torna. Dalla crisi non si può uscire se non invertendo radicalmente la rotta e costruendo, sulla base della riappropriazione sociale e partecipativa dei beni comuni, della fine della precarizzazione del lavoro e della vita delle persone, di un nuovo modo di pensare la produzione, i consumi e le relazioni sociali, un altro modello di società, sostenibile per il pianeta.

Per tutti questi motivi il popolo dell’acqua tornerà in piazza il prossimo 26 novembre e invita tutte e tutti a costruire una grande e partecipata manifestazione nazionale.

Vorremmo che fosse il luogo di tutte e di tutti, aldilà delle appartenenze di ognuno, così come è sempre stata l’esperienza del movimento per l’acqua. Un movimento che ha sempre praticato la radicalità nei contenuti e modalità allegre e pacifiche nelle forme di mobilitazione, considerando le une inseparabili dalle altre. Per questo, nel prepararci a costruire l’appuntamento con la massima inclusione possibile, altrettanto francamente dichiariamo indesiderabile la presenza di chi non intenda rispettare il modo di esprimersi di questa ricchissima esperienza.

Vorremmo costruire una giornata in cui siano le donne e gli uomini di questo paese a riprendersi la piazza e la democrazia, portando le energie migliori di una società in movimento, che, tra la Borsa e la vita, ha scelto la vita.

E un futuro diverso per tutte e tutti.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua


ricordiamo a tutt* l'incontro che si terrà a Roma giovedì 27 Ottobre alle ore 17.00 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua (Via di S. Ambrogio 4), per iniziare a costruire insieme la manifestazione nazionale del 26 novembre.
Per dare un contributo in tal senso inviamo una prima bozza di appello alla manifestazione, affinché possa costituire una base sulla quale costruire un appello condiviso da tutt* le realtà che intendono partecipare.