venerdì 21 ottobre 2011

COMUNICATO STAMPA Il comitato Acqualiberatutti per il No ai referendum beccato con le mani nel sacco: voleva prendersi i rimborsi elettorali


La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la delibera sui rimborsi elettorali che spettano al Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune. Scorrendo il testo un passaggio ha attirato la nostra attenzione. Scopriamo che il dottor Iannamorelli, per conto del Comitato Acqualiberatutti ha diffidato la Presidenza della Camera all'erogazione del rimborso elettorale chiedendone l'accreditamento su un conto corrente intestato al suo Comitato.

Già dal primo agosto, prima ancora che noi chiedessimo il rimborso, i sostenitori del No ai referendum avevano messo in atto una goffa iniziativa per farsi intestare il rimborso elettorale. Un patetico tentativo di appropriazione indebita, su cui il Comitato Promotore si riserva di adire le vie legali.

Ci permettiamo ricordare ai componenti il Comitato AcquaLiberatutti che il Comitato Referendario intende utilizzare il contributo per restituire ai singoli cittadini ed ai comitati le sottoscrizioni con cui hanno sostenuto la campagna referendaria. Un metodo trasparente di utilizzo del denaro pubblico che vuole premiare la partecipazione dei cittadini e dei comitati che hanno reso possibile il successo referendario. È a loro che l'illegale e goffo tentativo messo in atto avrebbe sottratto il denaro. La nostra campagna referendaria è stata uno straordinario esempio di partecipazione democratica, evidentemente incomprensibile a chi ha a cuore solo le logiche del mercato, del profitto e del guadagno.

Roma, 21 ottobre 2011
Ufficio Stampa Comitato Refendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune
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