mercoledì 11 settembre 2013

Rispetti gli esiti referendari di giugno 2011? Acea ti stacca l'acqua!


Comunicato Stampa

Rispetti gli esiti referendari di giugno 2011? Acea ti stacca l'acqua!

Questa mattina Acea ha provveduto a staccare l'acqua ad un condominio che ha regolarmente pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare: decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011.
L'azienda idrica decide, dunque, di rispondere per la prima volta con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria, lasciando senza un bene primario decine di famiglie tra cui anziani e neonati.
In quell'occasione 27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno infatti dichiarato che l'acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, non può ritenersi al di sopra di un pronunciamento referendario, che ha valore di legge come confermato in diverse occasioni dalla Corte costituzionale, dal Consiglio di Stato e da più di un Tar.

Se i vertici di Acea, come dichiarano pubblicamente, perseguitano i "morosi" perchè preoccupati per le casse dell'azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di rispettare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall'ingrato compito di attuare i distacchi.

Si apre oggi una seria questione anche per la Giunta del Sindaco Marino, che non può più rimandare una chiara presa di parola su quale futuro immagina per il servizio idrico e gli altri servizi "pubblici" della città: la Giunta e il Sindaco devono decidere se stare dalla parte della democrazia, dei cittadini e dei diritti o al servizio dei privati e dei loro profitti!

Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di ripubblicizzazione di Acea, poichè è ormai evidente che non sarà possibile garantire il diritto all'acqua fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla sua gestione, in modo da rimettere al centro gli interessi della città e non i profitti di pochi speculatori.
Il coordinamento romano acqua pubblica, insieme a tutti i cittadini che intendono opporsi a questa ennesima prepotenza, saranno mobilitati domani per ottenere l'immediato riallaccio al condominio di Via Bartolomeo.

L'acqua è un diritto: basta distacchi, basta profitti!

Coordinamento Romano Acqua Pubblica