Punto della situazione in vista dell'organizzazione della campagna tariffa
· Aggiornamenti dei gruppi di lavoro su Tariffa e Acea
· Prossime mobilitazioni
· Percorso verso manifestazione nazionale 26 novembre e riflessioni su 15 ottobre
Punto della situazione in vista dell'organizzazione della campagna tariffa
Sono state riportate alcune delle conclusioni del seminario sulla “campagna tariffa” di domenica 16 (report su blog). In particolare, per quanto riguarda Roma e Ato2, è necessario predisporre tutte le informazioni indispensabili per la partenza della campagna (calcolo tariffa, materiale di diffusione, etc..). Parallelamente alla fase di studio, bisogna portare a termine in tempi brevi la fase istituzionale, ossia quella di pressione su enti locali e amministratori, che precede l'azione vera e propria sulle tariffe. Quindi, come crap, dobbiamo inviare la diffida all'Ato 2, mandandola per conoscenza a Provincia, Comune e Municipi, coinvolgendo su questo i cittadini, attraverso materiale informativo diretto agli utenti, agli amministratori di condominio, alle scuole, etc...Contemporaneamente, essendo prevista l'apertura di sportelli informativi sul territorio, è bene che tutti i coord. Municipali si muovano per trovare sedi idonee, facendone richiesta in primis al Municipio stesso. Sulla questione Acea si fa notare l'intenzione dell'azienda di acquistare lo stabile in cui si trovano gli uffici (Piramide); sarebbe interessante sapere dove verranno presi i fondi, chi è il proprietario dello stabile (passato anni fa dal Comune di Roma alla proprietà privata). Si decide quindi di riassumere tutte queste domande in un'interrogazione da rivolgere al Consiglio Comunale.
Sulla questione abrogazione degli Ato e rapporti con la Regione si ritiene necessaria una riunione del coord. Regionale.
Aggiornamenti dei gruppi di lavoro su Tariffa e Acea
Si conviene di dedicare a questo punto la prossima riunione, per la quale si richiede ai gruppi di lavoro di presentare un riassunto delle informazioni finora raccolte, insieme a delle proposte di lettere e di materiale relativi al punto superiore.
Prossime mobilitazioni
Si condivide la partecipazione alla manifestazione Fiom (Fiat e Fincantieri) di venerdì 21. Si conferma la partecipazione alla manifestazione del coordinamento “Zero Waste” prevista per il 5 novembre a Piazza SS.Apostoli.
Percorso verso manifestazione nazionale 26 novembre e riflessioni su 15 ottobre
Numerosi e articolati gli interventi su questo punto, dai quali è emersa chiaramente la forte necessità, da parte di tutti, di condividere le proprie riflessioni in un contesto comune e accogliente come il crap.
Premessa la denuncia del comportamento dei media e della politica istituzionale, che speculano sugli scontri invitando alla delazione di massa ed evitando accuratamente di trattare i veri temi alla base della manifestazione, e ovviamente condannata l'ingiustificata svolta repressiva invocata e praticata dopo il 15 ottobre, ci si è concentrati sull'analisi della giornata e sulle dinamiche interne al movimento.
Nonostante le diverse percezioni avute sui fatti del 15 ottobre, dovute non solo alla diversa esperienza di quel giorno (es. essersi trovarsi o meno in zona scontri), ma anche alla differente storia personale e politica di tutt* noi, su molti aspetti gli interventi sono risultati concordi:
il fallimento della giornata: la grande ricchezza rappresentata dalle 500.000 mila persone venute a Roma e dai contenuti da loro portati è “sparita” sotto agli scontri voluti da poche migliaia di persone;
la condanna dell'inutile vandalismo messo in campo durante il corteo. Diverse sono risultate le opinioni su pratiche basate sull'uso della forza che, in determinati contesti, possono portare al raggiungimento di un obiettivo politico; sulla parola “violenza” sarebbero infatti molte le riflessioni da fare: quanto sono violente le misure imposte dalla BCE? Quanto le manovre varate dal nostro governo? Nel caso del 15 però le azioni di vandalismo sono risultate non solo fine a se stesse, ma anche portatrici di violenza nei confronti di tutt* coloro che non volevano farne parte; in particolare l'uso di pratiche non condivise da parte di pochi ha avuto l'obiettivo, probabilmente deliberato, di far fallire l'intero corteo. La nostra campagna referendaria dimostra invece che la radicalità non si misura con le pratiche ma con i contenuti: i referendum hanno colpito i poteri forti molto più delle macchine bruciate; nel caso del 15 la continuazione della mobilitazione in tenda sarebbe risultata sicuramente più incisiva;
il comportamento irresponsabile delle forze dell'ordine, che hanno fatto irruzione con i blindati in una Piazza S.Giovanni piena di manifestanti per inseguire qualche centinaia di incappucciati;
la responsabilità collettiva del fallimento della manifestazione: respinto il tentativo di dividere il movimento tra buoni e cattivi, risolvendo tutto con l'individuazione di qualche capro espiatorio, è evidente che gli errori appartengano a tutto il “coordinamento 15 ottobre”, del quale anche il Forum per l'acqua ha fatto parte, senza assumerne però la giusta responsabilità. Nella fase preparatoria è prevalsa una logica di inter-gruppi che ha portato le diverse realtà a sottovalutare la gestione comune della piazza, a partire dalla mancanza di una chiara piattaforma politica; piazza nella quale, com'era prevedibile, sono intervenuti anche elementi esterni che non è stato possibile controllare;
responsabilità del movimento per l'acqua. Nella fase preparatoria il Forum avrebbe certamente dovuto dare un contributo maggiore, basato su un'esperienza che, per la chiarezza dei suoi contenuti, ha sempre evitato le dinamiche di inter-gruppi e ha visto la condivisione di pratiche radicali e pacifiche da parte di soggetti diversissimi per storia ed esperienza politica. La Manifestazione Nazionale del 26 novembre sarà anche l'occasione per mettere in pratica, una volta di più, le nostre modalità, insieme a tutt* coloro che intendano condividerle, partendo dalla consapevolezza della “nostra” parte di responsabilità nei confronti del resto del Movimento che si è mosso il 15 ottobre;
l'importanza della manifestazione del 26. Massima convinzione è stata espressa da parte di tutt* nel voler realizzare una mobilitazione inclusiva e pacifica, avendo cura della sua organizzazione e contando su contenuti forti che finora hanno sempre consentito a chiunque ha partecipato agli eventi dell'acqua di essere in un luogo radicale sui temi e quindi senza bisogno di dimostrare la radicalità con comportamenti estremi.
La prossima riunione per costruire in modo aperto e condiviso la manifestazione del 26 novembre sarà giovedì 27 ottobre, alle 17.00 presso il Rialto.