Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica
accoglie con soddisfazione le ultime notizie che segnano uno stop
alle privatizzazioni dell'acqua e dei servizi pubblici locali in
Italia e a Roma, confermando quanto i movimenti rivendicano da mesi.
In seguito alla sentenza della Corte
Costituzionale che lo scorso 20 luglio ha dichiarato inammissibile
l'art.4 della
"Manovra di Ferragosto" con la quale il Governo Berlusconi
calpestava la volontà popolare reintroducendo la privatizzazione dei
servizi pubblici locali; dopo il pronunciamento del 24 luglio con cui
il Consiglio di Stato ha riconosciuto le forzature procedurali
commesse dalla maggioranza di Alemanno per procedere alla vendita
dell'ex-muncipalizzata, ieri anche il
Segretario Generale del Campidoglio ha dichiarato illegittima la
delibera sulla
cessione del 21% di Acea, dando un ulteriore stop alla vendita
dell'acqua dei romani.
Una
serie di vittorie importanti per la democrazia di questo Paese, e un
prezioso contributo per tutte le realtà impegnate nella
ripubblicizzazione del servizio idrico nella nostra regione.
Nel
Lazio è infatti in corso la raccolta firme per presentare in Regione
una proposta di legge per la gestione pubblica e partecipata del
servizio idrico, nel pieno rispetto degli esiti referendari e in
contrasto ai disegni di legge finora circolati in Regione, che mirano
invece a definire il servizio idrico come "servizio di rilevanza
economica".
Si
invitano tutti i cittadini e le cittadine del Lazio che in questi
anni hanno sostenuto la battaglia per l'acqua pubblica a continuare
in questo comune impegno firmando e facendo firmare la proposta di
legge.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Comitato promotore per il Sì al referendum propositivo acqua Lazio