Dopo la vittoria referendaria di giugno
2011, quando 2 milioni e mezzo di elettori del Lazio hanno votato
per l'acqua pubblica, una rete di realtà regionali ha proposto una
legge di iniziativa popolare, tramite il meccanismo del referendum
propositivo, per attuare i risultati referendari e scongiurare le
volontà privatizzatrici dell'allora giunta Polverini.
Quel testo è stato sostenuto dalle
firme di 40.000 elettori della Regione e dal voto di 40 Consigli
Comunali.
Quella legge è stata ufficialmente
consegnata il giorno dell'insediamento dell'attuale Governo
regionale, lo scorso 25 marzo, in una giornata di mobilitazione
comune tra il movimento per l'acqua, gli operatori per la salute e i
comitati che si battono per una migliore gestione dei rifiuti, per
dire insieme che sui beni comuni era ora di invertire la rotta.
Questo finora non sembra essere
avvenuto e il prossimo 25 marzo, per il meccanismo del referendum
propositivo, scadrà il tempo che il Consiglio regionale ha per
legiferare sul tema della gestione del servizio idrico integrato,
secondo i principi contenuti nella proposta di legge.
Nel frattempo la gestione del servizio
idrico nel Lazio continua ad essere afflitta da emergenze e
illegittimità di ogni tipo, dalla questione arsenico alle vertenze
sempre più aspre contro i gestori privati del servizio.
E' evidente come l'approvazione, nella
Regione Lazio, di un testo che parla esplicitamente di
ripubblicizzazione del servizio idrico e di porre un servizio
pubblico fuori dal mercato, rappresenterebbe un passo in avanti non
solo per la battaglia per l'acqua, ma anche per la difesa degli altri
servizi pubblici locali e per quei diritti fondamentali, dalla casa
alla salute, che in questo momento di crisi economica sono
pesantemente sotto attacco.
Per questo pensiamo sia importante dare
insieme una “spinta” alla regione affinché recuperi in questi
due mesi il tempo perduto per mettere in sicurezza un diritto
fondamentale come l'acqua, avviando l'uscita dei privati, e quindi
del mercato, dalla sua gestione.
L'appuntamento al quale vogliamo
invitare tutte e tutti è una 3 giorni di presidio permanente sotto
la Presidenza della Regione Lazio, dal 29 al 31 gennaio, da far
vivere attraverso le voci dei cittadini e dei comitati che si battono
per la difesa dei beni comuni e per la partecipazione diretta alla
gestione di quello che a tutte e tutti appartiene.
Il prossimo appuntamento per una
riunione di coordinamento dell'iniziativa sarà mercoledì 15 gennaio
alle ore 17.00 presso il Rialto S.Ambrogio (Via S.Ambrogio, 4. Roma).