Visualizzazione post con etichetta Diritti Sociali. Basta Austerità!. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Diritti Sociali. Basta Austerità!. Mostra tutti i post

mercoledì 3 dicembre 2014

Roma 13 Dicembre, corteo per il diritto alla città



 Roma è una città sempre più immobile e sofferente. 

Quartieri abbandonati a se stessi, il trasporto pubblico al collasso, politiche sociali e di welfare sempre più povere e inadeguate che tirano avanti di mese in mese, l’emergenza abitativa (a cominciare dagli sfratti) che peggiora di giorno in giorno, politiche culturali inesistenti, la separazione sempre più accentuata tra centro e periferie. E’ sotto gli occhi di tutti come in questa città le contraddizioni stiano esplodendo nella maniera peggiore anche a causa di chi, come le derive di destra, strumentalizzano i temi del degrado e della paura. 

L’ondata legalista sta creando gruppuscoli di cittadini-poliziotti che chiedono sicurezza e controllo con l’unico effetto di confondere i piani per cui le emergenze sociali non vengono più riconosciute come tali, mentre le parole degrado e sicurezza prendono il posto delle parole diritto di vivere la metropoli, necessità di un welfare per tutti e libertà di scegliere sulle nostre vite.

Questa è l’immagine di una città presa in ostaggio dalle politiche di austerity. E mentre la crisi acuisce le contraddizioni e l’impoverimento di fette sempre più estese di popolazione, procede a ritmo sostenuto il processo di espropriazione di diritti e tutele promosso dal governo Renzi: i provvedimenti contenuti nello Sblocca-Italia, nel Piano casa e nella legge di stabilità sanciscono definitivamente che il governo della crisi non è a tutela del bene comune ma degli interessi di banche e speculatori.

A sua volta la giunta di centrosinistra guidata da Ignazio Marino è paralizzata dalla guerra tra correnti nel Partito Democratico ma soprattutto dai vincoli di bilancio del “Salva Roma” che imporrà alla città altri sacrifici, altri licenziamenti, ulteriore dismissione del patrimonio e dello spazio pubblico a favore della rendita immobiliare e della speculazione edilizia, la privatizzazione dei servizi pubblici e delle aziende ex municipalizzate, nuove ondate di sfratti per morosità e distacchi delle utenze per chi è in difficoltà economica.

A fronte di questo, l’insieme delle esperienze di autogestione e autogoverno articolate sui territori, di autorganizzazione di welfare dal basso e di produzione culturale indipendente costituita dagli spazi sociali, dalle occupazioni abitative, dai comitati territoriali e per i beni comuni, costituisce un grande bacino di cooperazione sociale e solidale, una risorsa irrinunciabile per Roma, che sperimenta un nuovo spazio di praticabilità dei diritti: NÈ PUBBLICO NÈ PRIVATO, COMUNE. Mentre l’amministrazione Marino non è neanche in grado di tutelare queste esperienze che dal basso rispondono ai bisogni che le istituzioni non riescono a soddisfare, permettendo che case occupate, spazi sociali, teatri e cinema restituiti alla città, vengano sgomberati per farli tornare nuovamente nelle mani della rendita.

Batterci per il “DIRITTO ALLA CITTÀ” non è uno slogan astratto. Vuol dire decidere dei territori dove viviamo, praticare direttamente la democrazia quartiere per quartiere, rivendicare il diritto a scegliere come vengono spese le risorse, difendere e moltiplicare gli spazi liberati.

DIRITTO ALLA CITTÀ vuol dire resistere agli appetiti rapaci di palazzinari e speculatori, resistere a chi genera profitto sulle nostre vite e alle mafie che fanno affari nella crisi.

DIRITTO ALLA CITTÀ vuol dire non lasciare spazio a chi soffia sul fuoco per aizzare la guerra fraticida tra soggetti che subiscono processi di precarizzazione e impoverimento generalizzato.

DIRITTO ALLA CITTÀ vuol dire capire che il vero degrado è la precarietà esistenziale e di vita a cui vogliono sottometterci.

Per questo invitiamo tutti a partecipare ad una coalizione metropolitana di cittadini, spazio sociali, movimenti per il diritto all’abitare, comitati, sindacati conflittuali, esperienze culturali e territoriali per costruire un processo condiviso di mobilitazione per il diritto alla città che si incontri il 10 dicembre alle ore 18.30 a piazza dei Sanniti a San Lorenzo per un ulteriore confronto su quello che sta succedendo in questa città e scenda in piazza il 13 dicembre da piazza Vittorio Emanuele alle ore 14 contro privatizzazioni, sgomberi, sfratti e distacchi. Contro le pericolose derive fasciste e xenofobe che stanno attraversando i nostri territori, perché Roma è nostra e ce la vogliamo riprendere.

_Rete per il Diritto alla Città_

#dirittoallacittà

martedì 18 novembre 2014

L’acqua pubblica torna nei quartieri di Roma contro privatizzazioni e distacchi



Abbiamo vinto tutti insieme un referendum nel 2011 con una schiacciante maggioranza per la difesa dei beni comuni e contro le privatizzazioni, bloccato il progetto di ulteriore privatizzazione di ACEA della Giunta Alemanno, promosso ed ottenuto, insieme ad altre realtà, la prima legge regionale per una gestione pubblica e partecipata dell'acqua. 

Abbiamo finanziato uno studio sui bilanci di ACEA S.p.A., per dare concretezza alla nostra proposta di ripubblicizzazione, con la quale abbiamo partecipato alla campagna cittadina “deLiberiamo Roma”.

La volontà espressa democraticamente dai cittadini e dalle cittadine di Roma non piace ai “poteri forti” che oggi, con il decreto “Sblocca Italia” e la legge di Stabilità ci ripropongono la solita politica
fatta di privatizzazioni, aumenti delle tariffe, tagli ai servizi pubblici. 

A Roma ACEA si accanisce contro i cittadini morosi anche per poche decine di euro con distacchi massicci del servizio idrico negando quello che è, di fatto, un diritto umano: il diritto all’acqua.

Ci rivolgiamo a tutti coloro che intendono condividere la nostra lotta, contribuendo economicamente alle spese legali per un’azione giudiziaria intentata contro alcuni attivisti del Coordinamento Romano Acqua Pubblica (CRAP). 

Torniamo nei quartieri di Roma con delle iniziative decentrate per ribadire il nostro:

NO ALLE PRIVATIZZAZIONI, NO AI DISTACCHI, SI' ALL’ACQUA PUBBLICA GESTITA DEMOCRATICAMENTE!

Saremo, dalle ore 18.00:


  • 22 Novembre all’Ex Lavanderia in P.zza S. Maria della Pieta, 5
  • 28 Novembre all’associazione “Articolo 3” in via Dancalia 9
  • 11 Dicembre alla “Città dell’Utopia” in via Valeriano 3/F

Vi aspettiamo numerosi per condividere proposte, idee, iniziative perché:


Si scrive acqua ma si legge democrazia!

Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Via S. Ambrogio, 4 – tel. 066832638
duesiacquabenecomune.roma@gmail.com


Per sostenerci economicamente puoi anche inviare il tuo contributo tramite bonifico bancario indicando nella causale “contro i distacchi, per l’acqua pubblica” al conto corrente del coordinamento regionale. Associazione acqua bene comune – Lazio (codice IBAN: IT54Z0501803200000000155941)

venerdì 1 agosto 2014

C.S: I diritti e le lotte non si chiudono

Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica esprime piena solidarietà alle attiviste e agli attivisti del Corto Circuito che ieri hanno subìto un attacco inaudito essendo stati posti sotto sequestro alcuni locali dello spazio sociale. 

Ancora una volta a Roma i luoghi di aggregazione diventano le vittime dell'azione repressiva messa in campo dal Governo e dalla Prefettura, con la complicità di un silenzio assordante da parte dell'amministrazione cittadina.

Il tutto è aggravato dall'intervento di ACEA che ha provveduto al distacco dell'acqua.

Ciò rappresenta un fatto assolutamente grave perché viene negato un bene vitale e perché, di fatto, viene reso impossibile la continuazione delle attività della struttura che offre diversi servizi per il quartiere e negli anni ne è divenuta un punto di riferimento per gli abitanti.

Questo nuovo attacco si inserisce esattamente in quel processo di normalizzazione, marginalizzazione e riduzione al silenzio di tutte quelle voci che intendono opporsi alle politiche economiche, sociali che il Governo sta mettendo in campo e che nella città di Roma si sono tradotte nel famigerato decreto "Salva Roma". Provvedimento attraverso il quale si intende rilanciare una nuova stagione di privatizzazioni dei servizi pubblici e di mercificazione dei beni comuni.

Non si può dunque non registrare un approfondimento della crisi democratica con una conseguente riduzione degli spazi di agibilità politica. Infatti in questi mesi l'attacco si sta concentrando sui luoghi di aggregazione sociale, centri sociali, teatri e cinema liberati, occupazioni abitative. Tutti luoghi che costituiscono risposte concrete alle esigenze più disparate di una fascia sempre più ampia di popolazione.

Ora, più che mai, è necessaria quindi una risposta comune che intrecci azioni e proposte che parlano una lingua comune: quella dei diritti.

Per questo, come Coordinamento Romano Acqua Pubblica continueremo a mobilitarci per dire “NO” alla disumana pratica dei distacchi, per difendere i servizi pubblici dalle privatizzazioni e i nostri territori dalle speculazioni.

Per continuare ad affermare che è giusto e possibile invertire la rotta.

Roma, 1 Agosto 2014

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

venerdì 18 aprile 2014

I diritti non si sgomberano




l Coordinamento Romano Acqua Pubblica esprime piena solidarietà alle 200 famiglie che si trovano nuovamente in strada e agli attivisti feriti durante lo sgombero dello stabile occupato alla Montagnola, messo in atto ieri a Roma dalle forze dell'ordine con una brutalità ingiustificata.

Dopo le cariche del 12 aprile, è evidente come ad una politica concentrata esclusivamente sul tagliare la spesa sociale e privatizzare servizi fondamentali per fare cassa si accompagni un'azione repressiva sempre più intensa nei confronti delle realtà che quei servizi e quei diritti essenziali intendono continuare a difendere. 

E' altrettanto evidente come, in una città che esplode di emergenza abitativa, gridino vendetta i numerosi stabili lasciati per anni in disuso, magari per affidarli poi ai soliti noti speculatori. In questo meccanismo la pratica delle occupazioni fornisce una risposta immediata, che, da parte delle istituzioni, sarebbe probabilmente più intelligente valorizzare invece di combattere.

Per continuare ad affermare che i diritti fondamentali non possono essere sacrificati sull'altare dell'austerity, il Coordinamento Romano Acqua Pubblica, insieme ad altre realtà cittadine, lancerà il prossimo 22 aprile la campagna "de-Liberiamo Roma", per rimettere nuovamente al centro dell'azione politica i servizi pubblici e i diritti dei cittadini. 


Come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua saremo inoltre nuovamente in piazza il prossimo 17 maggio, ancora una volta insieme ad una molteplicità di realtà sociali, comprese quelle che si battono per il diritto alla casa, per rivendicare insieme acqua, beni comuni, diritti sociali e democrazia.

Roma, 17 Aprile 2014.

Coordinamento Romano Acqua Pubblica

martedì 8 aprile 2014

BASTA AUSTERITA'! BASTA PRIVATIZZAZIONI! ACQUA, BENI COMUNI, DIRITTI SOCIALI E DEMOCRAZIA. IN ITALIA E IN EUROPA


Appello per la costruzione di una manifestazione nazionale il 17 maggio 

Una nuova stagione di privatizzazione dei beni comuni, di attacco ai diritti sociali e alla democrazia è alle porte. 

Se la straordinaria vittoria referendaria del 2011 ha dimostrato la fine del consenso all'ideologia del “privato è bello”, e se la miriade di conflittualità aperte sulla difesa dei beni comuni suggeriscono la possibilità e l'urgenza di un altro modello sociale, la crisi, costruita attorno alla trappola del debito pubblico, ha riproposto con forza e ferocia l'ideologia del “privato è obbligatorio e ineluttabile”.

L'obiettivo è chiaro: consentire all'enorme massa di denaro accumulata sui mercati finanziari di potersi impossessare della ricchezza sociale del Paese, mercificando I beni comuni e alienando I diritti di tutti.

Le conseguenze sono altrettanto chiare : un drammatico impoverimento di ampie fasce della popolazione, sottoposte a perdita del lavoro, del reddito, della possibilità di accesso ai servizi, con preoccupanti segnali di diffusione di disperazione individuale e sociale; 

Il governo Renzi, sostenuto dall'imponente grancassa dei mass-media e in piena continuità con gli esecutivi precedenti, sta accelerando l'approfondimento delle politiche liberiste, nel tentativo di rendere irreversibile la spoliazione dei beni comuni e la precarizzazione del lavoro e della vita delle persone.

Dentro questo disegno, viene messa in discussione la stessa democrazia, con la trasformazione autoritaria delle istituzioni legislative, e con l'attacco alla funzione pubblica  e sociale degli enti locali territoriali.

Tutto ciò in piena sudditanza con I vincoli dell'elite politico-finanziarie che governano l'Unione Europea e che, attraverso l'autonomia monetarista della Bce, il patto di stabilità, il fiscal compact e il recente trattato di libero scambio Usa-Ue (TTIP), cercano di imporre la fine di qualsivolgia stato sociale e la piena mercificazione dei beni comuni.

A tutto questo è' giunto il momento di dire basta.

In questi anni, dentro le conflittualità aperte in questo paese, sono maturate esperienze di lotta molteplici e variegate ma tutte accomunate da un comune sentire : non vi sarà alcuna uscita dalla crisi che non passi attraverso una mobilitazione sociale diffusa per la riappropriazione sociale dei beni comuni, della ricchezza sociale prodotta, di una nuova democrazia partecipativa.

Sono esperienze che, mentre producono importantissime resistenze sui temi dell'acqua, dei beni comuni e della difesa del territorio, del diritto all'istruzione, alla salute e all'abitare, del contrasto alla precarietà della vita e alla mercificazione della società, prefigurano la possibilità di una radicale inversione di rotta e la costruzione di un altro modello sociale e di democrazia.
Vogliamo fermare la nuova stagione di privatizzazioni e di precarietà.
Vogliamo costruire assieme una nuova possibilità di futuro.

Per questo, come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, proponiamo a tutte queste realtà ed esperienze di provare a costruire assieme un momento di mobilitazione comune, aprendo un luogo collettivo di riconoscimento reciproco e promuovendo una manifestazione nazionale a Roma per sabato 17 maggio.

Vi invitiamo a discuterne in una prima riunone nazionale in data 11 Aprile 2014 alle ore 17.30 presso la sede del Forum dei Movimenti per l'Acqua (Via S. Ambrogio, 4 – Roma – II piano).


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua