mercoledì 7 dicembre 2011

Studenti e precari contro i rincari Atac e Acea Video Repubblica.it



Non paghiamo i debiti di ATAC e ACEA!
Siamo in credito di diritti e servizi!

Mobilitiamoci contro ATAC e ACEA. No all'aumento del biglietto a 1,50€! No al 18% delle bollette dell'acqua in mano ai privati!

In questi turbolenti mesi stiamo assistendo allo spettacolo più cupo che potessimo aspettarci. I governi di tutto il mondo rispondono alla crisi con le stesse misure che l'hanno causata: privatizzazioni, tagli di posti di lavoro e di salari, riduzione ai minimi termini dei servizi pubblici in ogni settore e aumenti delle tariffe.
Gli studenti e le studentesse, i movimenti dei lavoratori, chi lotta per la casa e per il diritto di soggiorno, i comitati per le lotte ambientali, lottano da mesi contro tutto questo: il debito che condiziona le politiche economiche di tutto il mondo non è nostro, appartiene a banche e imprese che da anni fanno profitti sulle nostre vite!

A giugno in 27 milioni lo abbiamo ribadito con il voto referendario, dichiarando che l'acqua è un bene comune e che non tolleriamo che sia fonte di profitto per pochi. Il risultato del referendum sta venendo ampiamente ignorato dalla aziende come Acea, che stanno conservando alti i loro profitti sulle nostre bollette: fino al 20% di quello che paghiamo va nelle tasche dei soliti speculatori!
Lo scempio sociale riguarda anche i servizi pubblici di questa città: la società dei trasporti Atac sta subendo un processo di ristrutturazione e privatizzazione che comporta la svendita degli immobili ai soliti palazzinari, tagli al personale e agli stipendi dei lavoratori e delle lavoratrici e aumenti delle tariffe per tutti e tutte le utenti, che porteranno a 1,50€ il prezzo del biglietto. Un prezzo che decisamente non vale il servizio offerto.
Il diritto alla mobilità in una delle città più grandi d'Europa è così seriamente messo a rischio in nome del profitto.

Martedì 6 dicembre abbiamo lanciato un appello per una mobilitazione contro ATAC e ACEA a tutti i comitati, i collettivi, i movimenti e i cittadini e le cittadine che da anni lottano contro il pagamento di una crisi che non abbiamo creato ma che ci vogliono far pagare a tutti costi. Non abbiamo nessuna fiducia nel governo di tecnocrati nominato dalla Banca Centrale Europea il cui primo provvedimento è stato sovvenzionare la Roma Capitale di Alemanno e incentivare così la svendita di una città che, da bene comune di tutti e tutte noi, è sempre più fonte di profitto per il solito intollerabile 1% di ricchi imprenditori e speculatori.
Siamo in credito di diritti, servizi, reddito e salari, non pagheremo noi il debito di Atac e Acea.
Noi gli aumenti non li paghiamo!

Siamo il 99% e #siamoincredito
http://www.ateneinrivolta.org/rivolta/noi-il-debito-non-lo-paghiamo-studenti-e-precari-piazza-contro-il-caro-vita
Student* e precar* in credito