Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica ha occupato questa mattina l'Ufficio per i Rapporti con i Cittadini.
Il
coordinamento riceve infatti ormai quotidianamente segnalazioni da
parte di cittadini romani che vengono privati del bene primario acqua
dalla Società per Azioni AceaAto2 che, per qualche decina di euro di
morosità, non esita ad interrompere completamente il flusso idrico
ad intere famiglie mentre Caltagirone e Suez si spartiscono dividendi
milionari (64 milioni di euro nel 2012).
Tutto
questo nonostante la tariffa che AceaAto2 continua a far pagare ai
cittadini sia illegittima poiché contiene ancora la quota di
profitto abrogata dalla vittoria referendaria di giugno 2011.
Come
cittadini e attivisti dei comitati per l'acqua pubblica abbiamo
inteso denunciare la politica che AceaAto2 sta mettendo in atto.
Ormai da anni la giurisprudenza (con sentenze di Tribunali in tutto
il paese) si è infatti espressa contro l’interruzione del servizio
idrico per le utenze domestiche, sulla base del principio che “la
sospensione della fornitura di un bene primario come l'acqua appare
sproporzionato a fronte di un inadempimento pecuniario”.
Intendiamo
quindi denunciare inoltre la totale mancanza di trasparenza sulla
questione distacchi: gli utenti segnalano spesso di non ricevere
alcun avviso di distacco da parte dell'azienda e, elemento quasi
grottesco, i distacchi vengono eseguiti da ditte esterne delle quali
Acea non solo non rivela il nome ma rende impossibile conoscerne le
condizioni dell'appalto: quanto costa all'azienda questa
esternalizzazione? Quali sono le condizioni dei lavoratori? Quali i
rapporti tra l'azienda appaltatrice e l'utente? Quanti sono i
distacchi programmati sul territorio romano?
Una
serie di domande che, vista l'impenetrabilità dell'azienda di
piazzale Ostiense, abbiamo cercato di rivolgere al principale
azionista di Acea il Comune di Roma nella persona del Sindaco Ignazio
Marino, attraverso l'Ufficio preposto, ricordandogli che non si può più
aspettare: l'acqua non solo è un servizio pubblico essenziale, ma
anche un diritto umano universale riconosciuto dall'ONU che, a quanto
pare, il Comune non è in grado di garantire nonostante sia socio di
maggioranza di Acea.
Per
questo da più di 6 mesi il Coordinamento Romano Acqua Pubblica
chiede un incontro con il Sindaco per discutere la situazione di
AceaAto2 e la proposta di una sua ripubblicizzazione, affinché, con
l'uscita dei privati dalla sua gestione, vengano finalmente messi al
centro dell'azienda gli interessi della città e non i profitti di
pochi speculatori.
Nella
stessa direzione ci si sta muovendo a livello regionale, con una
proposta di legge per la gestione pubblica dell'acqua che dovrà
essere discussa entro marzo 2014 e sulla quale si terrà un seminario
di approfondimento domani (martedì 12 novembre) alla Pisana.
Nell'attesa
che il Sindaco dia seguito alla richiesta avanzata dal comitato, e
ripresa da due mozioni del Consiglio comunale (n°25 e 47), la
mobilitazione quindi continua. Prossima tappa l'assemblea cittadina
indetta per venerdì 22 novembre a “Communia” - Via Scalo
di San Lorenzo, 33.
Roma, 11 Novembre 2013
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Simona Savini 3494136733
Cinzia Di Napoli 3333612517
Facebook: https://www.facebook.com/Cinzia Di Napoli 3333612517