(foto dal web)
Mentre un'aula semi-vuota approva il vergognoso piano casa, in una piazza assai più piena la Digos mette in scena quella che è difficile non considerare una provocazione: l'arresto di Paolo di Vetta al termine della conferenza stampa indetta dai movimenti del diritto all'abitare, seguito a breve da quello di Luca Fagiano.
Da una parte un Governo che fa diventare legge la violazione di diritti fondamentali, come l'accesso all'acqua e alla salute, attraverso la negazione degli allacci di gas, acqua e luce alle famiglie che si trovano in stabili occupati; dall'altra una rete di movimenti che quei diritti intende difenderli, che prova a costruire percorsi e risposte comuni, come ha dimostrato il partecipato corteo di sabato 17 Maggio in difesa dei beni comuni e contro tutte le privatizzazioni.
In mezzo gli strumenti repressivi di sempre: chiusura degli spazi in una città sempre più blindata, denunce e arresti che quasi sempre si rivelano non stare in piedi, ma che contribuiscono a creare un clima e a mandare un messaggio: alle “larghe intese” non conviene opporsi.
Ora più che mai è necessaria quindi una risposta comune, che non si limiti alla solidarietà a chi è colpito dai provvedimenti giudiziari, ma che intrecci azioni e proposte che già parlano una lingua comune: quella dei diritti.
Per questo, come Coordinamento Romano Acqua Pubblica continueremo ad essere in piazza per dire “no” alla disumana pratica dei distacchi, per difendere i servizi pubblici dalle privatizzazioni e i nostri territori dalle speculazioni.
Per continuare ad affermare che è giusto e possibile invertire la rotta.
Roma, 21 Maggio 2014.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica