Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica collabora alla costruzione del workshop "Finanziarizzazione, beni comuni, welfare e servizi" che si svolgerà sabato 13/09 all'interno dello Strike Meeting (Roma, 12-13-14/09). Una tre giorni di dibattiti, condivisione, workshop e assemblee su molti temi che sono al centro anche della riflessione fatta in questi anni dal movimento dell'acqua.
Di seguito l'appello-invito al workshop.
BENI COMUNI, WELFARE E FINANZIARIZZAZIONE
Roma, 13/09 ore 10.00 (Officine Zero e Strike S.P.A.)
Appare sempre più evidente come, a partire dall'autunno, verrà sferrato un nuovo pesante attacco ai beni comuni, ai servizi pubblici e al welfare attraverso il rilancio delle privatizzazioni su larga scala.
Una strategia, quella che intende mettere in campo il Governo, figlia delle solite politiche di austerità dettate dalla cosiddetta "troika" che, con la scusa della riduzione del debito, puntano a mettere sul mercato ciò che appartiene a tutte e tutti.
L'obiettivo sarà
altamente ambizioso, ovvero incassare circa 12 miliardi di € annui nel
periodo 2014-2017, attraverso una vera e propria vendita dell'intero
"sistema paese": cessione di quote statali delle grandi aziende;
razionalizzazione e riduzione delle aziende partecipate dagli enti
locali che offrono servizi pubblici locali; dismissione del patrimonio
pubblico, dagli edifici ai terreni.
Il tentativo concreto sarà quello di chiudere con una pietra tombale anche la vittoria referendaria del 2011, seppellendo, con la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali; ma soprattutto il profondo significato che quell’esperienza ha prodotto, ovvero il primo e inequivocabile pronunciamento di un’intera società contro il pensiero unico del mercato e uno straordinario laboratorio di partecipazione dal basso.
Il tentativo concreto sarà quello di chiudere con una pietra tombale anche la vittoria referendaria del 2011, seppellendo, con la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali; ma soprattutto il profondo significato che quell’esperienza ha prodotto, ovvero il primo e inequivocabile pronunciamento di un’intera società contro il pensiero unico del mercato e uno straordinario laboratorio di partecipazione dal basso.
La sfida questa volta
sarà più complessa, visto che l'iniziativa governativa si ammanterà non
più dello slogan "privato è meglio" bensì di una rinnovata propaganda
in favore della riduzione degli sprechi, dei costi della politica e di
una maggiore efficienza delle imprese.
Il laboratorio di questa nuova stagione di attacco ai beni comuni è stato il decreto "Salva Roma" mediante il quale si proverà a mettere sul mercato gran parte della città, a partire dai servizi di gestione rifiuti e trasporti (prospettiva estesa, ormai, a tutta l'Italia), con un meccanismo che anch'esso deriva dalle politiche d'austerità, ovvero un effettivo commissariamento dell'amministrazione da parte di una troika tutta italiana: Presidenza del Consiglio, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Economia.
Il laboratorio di questa nuova stagione di attacco ai beni comuni è stato il decreto "Salva Roma" mediante il quale si proverà a mettere sul mercato gran parte della città, a partire dai servizi di gestione rifiuti e trasporti (prospettiva estesa, ormai, a tutta l'Italia), con un meccanismo che anch'esso deriva dalle politiche d'austerità, ovvero un effettivo commissariamento dell'amministrazione da parte di una troika tutta italiana: Presidenza del Consiglio, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Economia.
Ad esempio, ci si trova
di fronte ad un nuovo attacco ai servizi socioassistenziali ed
educativi, da quelli “storici” gestiti da Enti Locali e P. Amm.ni, a
quelli partiti nei primi anni ’80 in forma cooperativa (assistenza
domiciliare ad anziani e disabili), i primi oramai privatizzati ed
esternalizzati, i secondi soggetti a varie forme di “liberalizzazione”
in termini mercantili.
Si tratta di una gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, si tratta di un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, si tratta di un attacco frontale ai beni comuni. Una pressione enorme sulle nostre vite e un incentivo alle grandi proprietà finanziarie e private; questo, inoltre, sta prendendo forma nel nuovo decreto "Sblocca Italia".
Si tratta di una gravissima lesione e compressione dell'autonomia degli Enti Locali, si tratta di un attacco frontale ai diritti delle cittadine e dei cittadini, si tratta di un attacco frontale ai beni comuni. Una pressione enorme sulle nostre vite e un incentivo alle grandi proprietà finanziarie e private; questo, inoltre, sta prendendo forma nel nuovo decreto "Sblocca Italia".
Per tutte queste ragioni
come movimenti sociali diviene urgente incontrarsi, avviare un confronto
su quali strumenti mettere in campo per costruire una mobilitazione
ampia e diffusa in grado di rispondere efficacemente alla sfida che ci
si pone davanti, per impedire la vendita di ciò che a tutte e tutti
appartiene e costruire le basi per un altro modello sociale, fondato
sulla riappropriazione sociale dei beni comuni e sulla gestione
partecipativa degli stessi.