La
Giunta Marino, come il Governo Renzi, prova a mascherare il rilancio
delle privatizzazioni con fantomatici processi di razionalizzazione
delle aziende partecipate.
La
delibera inserita all'interno del bilancio 2015 con cui s'intende
mettere sul mercato alcuni dei gioielli della capitale non a caso
porta un titolo che tenta di confondere le acque, ovvero "Indirizzi
per la razionalizzazione delle partecipazioni di Roma Capitale ...".
In
realtà si delinea un disegno complessivo di dismissioni,
liquidazioni, scioglimenti e cessioni di quote detenute dal Comune.
Un
progetto che ha poco di razionale visto che si avvale di un unico
strumento quello della delega al mercato rispetto alla gestione di
servizi pubblici essenziali.
Un
progetto che è figlio solo dei vincoli imposti dal patto di
stabilità interno, dalla spending review e più in generale dalle
politiche di austerità. Un progetto che punta a mettere sul mercato
la città stessa, dagli edifici ai servizi pubblici, compresi quelli
essenziali come l'acqua e le farmacie comunali.
Infatti
si prevede la definitiva privatizzazione di Acea Ato 2 S.p.A., quindi
della gestione dell'acqua a Roma, attraverso la cessione ad Acea
holding delle quote (3,5%) detenute da Roma Capitale. Passaggio
propedeutico e necessario alla più ampia operazione di fusione di
tutte le aziende partecipate dalla stessa Acea che gestiscono il
servizio idrico nel centro Italia. Una linea politica opposta non
solo ai risultati referendari del 2011, ma anche a quanto proposta
attraverso la delibera di iniziativa popolare per la
ripubblicizzazione dell'acqua a Roma, che ha faticosamente avviato il
proprio iter istituzionale,
Si
prevede anche la privatizzazione di Farmacap, l'azienda speciale che
gestisce le farmacie comunali, attraverso la sua dismissione e
trasformazione in società per azioni.
Un
processo che, avendo nel mercato e nella profittabilità l'unico
metro di valutazione, inevitabilmente porterà a far sì che diversi
quartieri della nostra città, soprattutto quelli periferici, non
vedranno più garantito una servizio essenziale come quello delle
farmacie.
Un
danno gravissimo alla collettività e un attacco feroce al diritto
alla salute, che mette a rischio anche I lavoratori del settore.
Come
Coordinamento Romano Acqua Pubblica, pertanto, ci sentiamo di
sostenere con forza la vertenza aperta dalle lavoratrici e dai
lavoratori di Farmacap volta ad opporsi a tale progetto di
privatizzazione. Saremo al loro fianco a partire dalla mobilitazione
in programma il 10 febbraio al Campidoglio per portare il nostro
contributo e costruire insieme un percorso comune di lotta. E'
infatti possibile costruire un nuovo modello di città che guardi al
godimento dei beni comuni e del welfare locale, attraverso la
riappropriazione sociale e la gestione partecipativa dei servizi
pubblici e del patrimonio.
Un
primo incontro per avviare un confronto in questa direzione è
fissato il 12 febbraio alle 17.30 al Rialto.
Roma,
09 febbraio 2015.
Coordinamento
Romano Acqua Pubblica