Un
Sì per una politica energetica coerente e sostenibile
per l'ambiente,
una
battaglia per confermare quel Sì con il quale nel 2011 la
maggioranza degli italiani hanno scelto l'uscita del mercato dalla
gestione di servizi essenziali.
Domenica
17 aprile con il Sì:
- daremo una scadenza alle trivellazioni in mare entro le 12 miglia impedendo che continuino senza limiti di tempo (in coerenza con il divieto già in vigore di autorizzare nuove concessioni entro le 12 miglia);
- non andremo incontro a nessun pericolo rispetto al fabbisogno energetico nazionale, il referendum interesserà infatti unicamente 17 concessioni da cui si ricava solo il 2,1% dei consumi nazionali di gas e lo 0,8% dei consumi nazionali di petrolio;
- eviteremo salgano pericolosamente le possibilità di incidenti ambientali, senza una scadenza alle concessioni le società petrolifere concessionarie possono far durare il giacimento quanto vogliono ed evitare il costoso smantellamento delle trivelle a loro carico.
Nel
dicembre 2015, nella conferenza ONU sui cambiamenti climatici
tenutasi a Parigi, insieme ad altri 185 Paesi l'Italia ha
sottoscritto l'impegno a ridurre costantemente l'utilizzo di
idrocarburi e carbone,
se
il Governo Renzi lo ha già dimenticato il 17 aprile andiamo a votare
Sì per ricordarglielo!
Diamo
la spinta definitiva alle energie rinnovabili, smettiamola di credere
nei fossili!
Con
il Sì dei referendum del 2011 per la difesa dell'acqua e dei servizi
pubblici locali, fino ad oggi abbiamo respinto tanti atti volti alla
definitiva mercificazione di beni e servizi che a tutte e tutti
devono rimanere accessibili,
con
il voto del 17 aprile e con la Campagna per il ritiro del Decreto
Madia dobbiamo respingere questi attacchi a beni e servizi che a
tutti appartengono.
Dimostrammo
allora con 26 milioni di Sì che si scrive Acqua, si legge
democrazia,
con
una grande partecipazione domenica 17 aprile spostiamo le trivelle
sul decreto Madia!
#stoptrivelle
Coordinamento
romano acqua pubblica