martedì 13 giugno 2017

Chiedilo ai Muri


Chiedilo ai muri del Rialto S.Ambrogio cos'è che è stato buttato fuori da lì.

Chiedilo a quei muri, gelati d'inverno e bollenti d'estate.

Chiedi quante decine di migliaia di persone in questi 15 anni sono salite per quelle scale pesanti

Chiedi quanti canti di lotta e quante parole sono rimbalzati tra di loro

Chiedi quante centinaia di ore di riunioni hanno ospitato.

Chiedigli quanta gente strana e diversa hanno visto, che aveva in comune poco e niente, ma una cosa certa: la voglia di lottare per i beni comuni e contro ogni speculazione.

Chiedigli quante discussioni, quante paure, quanto coraggio è passato di lì.

Chiedilo ai manifesti appesi: dai primi fatti in casa per la legge di iniziativa popolare per l'acqua bene comune nel 2005, a quelli, sempre fatti in casa, che nel 2011 hanno ricoperto le strade di tutta Italia, a quelli salvati dall'ottusità di qualche divisa, in una delle mille iniziative fatte in questi anni.

Chiedigli dell'eccitazione incontenibile di quel 12-13 giugno 2011, quando anche i muri hanno capito che stavamo vincendo contro i poteri forti: 27 milioni di sì per l'acqua bene comune.

Chiedigli della rabbia che hanno assorbito per quella volontà popolare calpestata, e della determinazione che sempre è rinata per continuare a lottare.

Chiedigli quanto si sono sentiti soli dopo il 16 febbraio 2017, quando una giunta miope ha messo delle catene oscene sul portone

Chiedigli del rumore del frullino che quelle catene le ha spezzate dopo due settimane

Chiedigli delle parole farfugliate da un Assessore troppo piccolo e con troppo potere.

Chiedigli cosa pensano adesso, di nuovo soli, di nuovo muti, ma con ricordi talmente intensi da farli vibrare.

Chiedigli quanta roba c'è dietro a qualcosa che è molto più di uno slogan: “Acqua Bene Comune”: oltre 10 anni di lotte, e tanti ancora davanti perchè nessuno sgombero ci può fermare!

Chiedilo ai muri del Rialto Virgì... ma in effetti... che vòi capì... lassa perde và!