Sembra impossibile, ma a Roma, in piena emergenza sanitaria, Acea continua a staccare l’acqua a decine di famiglie.
Ultimo caso noto, quello di una delle torri di Tor Bella Monaca, ma la politica dei distacchi continua nel silenzio della politica, a livello locale e nazionale.
Unico atto intrapreso dalla Sindaca Virginia Raggi in questi giorni, la proposta all’assemblea dei Sindaci dell’AT02 di un aumento progressivo della tariffa dell’acqua del 6,3% anno per tre anni di seguito, in estrema sintesi un incremento del 19% entro il 2023.
Il Diritto all’acqua non trova spazio né tra i decreti di Giuseppe Conte, né nelle discussioni parlamentari, né nelle delibere dell'Autorità di regolazione - ARERA, né in Consiglio regionale e comunale. Quando dovrebbe essere un atto politico dovuto quello di imporre alle aziende di fermare questa pratica ancora più odiosa e irresponsabile in questo momento.
Come Coordinamento Romano Acqua Pubblica pensiamo che:
- il diritto all’acqua ed alla vita siano più importanti dei profitti di ACEA;
- l’art 5 del decreto Lupi-Renzi sia pericoloso dal punto di vista sociale e sanitario;
- tagliare il servizio idrico in piena recrudescenza della pandemia, sia un atto irresponsabile
e chiediamo che:
- debba esser tempestivamente ripristinato da ACEA il servizio agli abitanti della torre di via Santa Rita da Cascia;
- attraverso un atto politico siano bloccati i distacchi alle utenze domestiche fino al termine della crisi sanitaria;
- sia applicata una tariffa agevolata a tutte le utenze domestiche fino al termine della crisi economico/sanitaria;
Per questo invitiamo tutte e tutti al presidio in Piazzale dei Partigiani promosso da USB Federazione ROMA presso la sede di ACEA, giovedì 12 novembre alle ore 11.00.
Nel nome della cura reciproca, munit@ di mascherine e nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
In piena emergenza sanitaria da #COVID19 Acea stacca l'acqua ad un intero palazzo nel quartiere di Tor Bella Monaca, nel silenzio delle istituzioni. In solidarietà agli abitanti privati del #dirittoallacqua, chiamiamo in causa @Acea, l'Amministrazione capitolina e tutte le istituzioni competenti con una lettera aperta.
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Alla Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi
Al Direttore Generale ATER Andrea Napolitano
Al Presidente di AceaAto2 Claudio Cosentino
Al Garante del servizio idrico integrato del Lazio
All’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - ARERA
Emergenza sanitaria - Bloccare subito i distacchi idrici
E’ un Novembre nero quello dei cittadini e delle cittadine della Città metropolitana di Roma: aumenti e distacchi.
Il 4 Novembre, infatti, la sindaca Raggi propone all’assemblea dei Sindaci dell’AT02 un incremento progressivo della tariffa dell’acqua del 6,3% anno per tre anni di seguito, in estrema sintesi un incremento del 19% entro il 2023.
Negli stessi giorni ACEA stacca nuovamente l’acqua agli abitanti di una delle torri in via Santa Rita da Cascia, a Tor Bella Monaca.
In mezzo a quest’azione “a tenaglia” c’è il diritto all’acqua, inalienabile perché è un diritto alla vita. Eseguire poi distacchi in piena crisi sanitaria, è un atto ancor più odioso e irresponsabile.
Quest’ultimo, ennesimo atto di arroganza da parte di ACEA è avvenuta in ottemperanza all’art. 5 del decreto Lupi-Renzi che stabilisce che “chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non possa chiedere la residenza né l'allaccio delle utenze. Ciò implica che gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge”. Il paradosso è che in realtà parecchie famiglie dell’immobile in via Santa Rita da Cascia in realtà sono degli assegnatari ATER privi però di una formalizzazione contrattuale. Il problema è che in “nome della legalità”, nella cosiddetta “torre della legalità” tanto cara al PD ed al M5S, si è commesso il reato di allaccio abusivo.
Ci chiediamo: “è abusivo rivendicare il diritto alla vita?”
Come Coordinamento Romano Acqua Pubblica pensiamo che:
- il diritto all’acqua ed alla vita siano più importanti dei profitti di ACEA;
- l’art 5 del decreto Lupi-Renzi sia pericoloso dal punto di vista sociale e sanitario;
- tagliare il servizio idrico in piena recrudescenza della pandemia, sia un atto irresponsabile
e chiediamo che:
- debba esser tempestivamente ripristinato da ACEA il servizio agli abitanti della torre di via Santa Rita da Cascia,
- sia applicata una tariffa agevolata e siano bloccati i distacchi alle utenze domestiche fino al termine della crisi sanitaria.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica