L'ufficio
centrale regionale per il referendum della Corte di Appello di Roma,
esaminata la documentazione presentata dal Comitato promotore, ha
ammesso il referendum propositivo di legge regionale “Tutela,
governo e gestione pubblica delle acque”.
La
proposta, sottoscritta ed approvata a maggioranza qualificata, da
circa 40 amministrazioni locali e
sostenuta da migliaia di firme raccolte da associazioni e comitati,
recepisce
a livello regionale, il risultato referendario del giugno 2011, nel
quale i cittadini di tutta Italia hanno espresso chiaramente la
volontà di una gestione del servizio idrico che sia pubblica
e libera dalle logiche di mercato.
L'ordinanza
è stata comunicata, oltre che ai promotori, al Presidente del
Consiglio Regionale e al Presidente della Giunta Regionale della
Regione Lazio. Acqua, rifiuti, la gestione dei servizi pubblici, i
beni comuni entrano in maniera chiara e limpida nella prossima
campagna elettorale. La prossima maggioranza dunque non potrà
ignorare la volontà popolare: la proposta di legge sarà infatti
sottoposta a referendum regionale nel caso in cui il Consiglio
Regionale non affronti l'argomento nei 12 mesi successivi al suo
insediamento.
Per
info: www. referendumacqualazio.it