COMUNICATO STAMPA
Nervosismo in casa Caltagirone: basta una serenata per l'acqua pubblica a scatenare una reazione fatta di accuse e menzogne
Vergognose falsità dal Messaggero: nessuna intimidazione ai giornalisti
Il
coordinamento romano acqua pubblica si interroga preoccupato a
proposito dello stato del sistema nervoso dei vertici del Gruppo
Caltagirone visto l'articolo pubblicato oggi 26 aprile sul quotidiano
del Gruppo “il Messaggero”. Un articolo falso da cima a fondo, in cui si
attaccano i movimenti di lotta per la casa sull'iniziativa di mercoledì
scorso organizzata dagli attivisti dell'acqua pubblica sotto alla sede
romana del giornale. Ci si chiede dove siano state le “intimidazioni” di
cui parla l'articolo, o addirittura le “minacce”, le “aggressioni”
evocate in alcune delle dichiarazioni raccolte, chissà su quali basi,
dato che l'iniziativa è stata completamente diversa da quella descritta.
Con
lo slogan, scritto su uno striscione aperto di fianco all'entrata della
redazione, “dal cemento non nasce niente, con l'acqua pubblica nascono i
fior”, gli attivisti hanno intonato una serenata per portare
l'attenzione sugli interessi speculativi in atto sul territorio romano e
sui servizi pubblici della città. Com'è noto gli interessi del Gruppo
Caltagirone non si limitano a carta stampata e mattone, ma, con oltre il
16%, questo è il principale azionista privato del Gruppo Acea, con una
fortissima influenza sul Consiglio di Amministrazione, soprattutto dopo
la recente nomina di Paolo Gallo come Ad della Società.
Dopo
un referendum che ha sancito in modo schiacciante che i cittadini
italiani e romani vogliono i privati fuori dall'acqua e dai servizi
pubblici locali, è quindi ora che i "Caltagirone" della città “lascino
liberi” l'acqua e gli altri beni comuni, affinché questi siano gestiti
nell'interesse della collettività, senza spazio per speculazioni.
Parte
della nostra preoccupazione va anche a tutti coloro che si sono
affrettati a rilasciare dichiarazioni di solidarietà a Il Messaggero e
al suo editore: a questi suggeriamo un esame della vista e dell'udito,
dato che il video e il c.s. dell'iniziativa, entrambi diffusi nel
pomeriggio di mercoledì, non lasciano spazio a dubbi sul carattere della
stessa. Ci auguriamo che vi sia, da parte di questi, la stessa
efficienza e velocità dimostrata nei confronti di Caltagirone nel
rettificare le proprie dichiarazioni ristabilendo la verità dei fatti.
Una rettifica è, ovviamente, dovuta anche da parte del quotidiano “Il
Messaggero”, che attacca pesantemente i movimenti per il diritto
all'abitare senza nominare minimamente la lotta per l'acqua pubblica.
Agli attivisti della lotta per la casa va tutta la nostra solidarietà:
l'intreccio tra mattone a acqua pubblica non è solo negli interessi di
Caltagirone ma anche nelle lotte!
Questo l'articolo de Il Messaggero