martedì 7 maggio 2013

Firma!! – Roma, San Lorenzo: fermiamo la speculazione sulle ex Fonderie Bastianelli. Trasformiamole in un bene comune.

Lo scorso 24 aprile, un collettivo di studenti e precari ha occupato le ex fonderie Bastianelli a Via dei Sabelli nel cuore del quartiere di San Lorenzo a Roma.
In questo stabile di archeologia industriale attivo fin dai primi del Novecento, sono stati prodotti importanti monumenti della capitale nonché la gran parte dei chiusini stradali della città.
Già a dicembre del 2012 fu scritto un appello per la salvaguardia delle Ex Fonderie Bastianelli firmato da quasi 800 fra architetti e tecnici che potete trovare sul sito http://www.architettiroma.it/notizie/14823.aspx
Oggi la proprietà intende compiere l’ennesima speculazione edilizia in un quartiere già martoriato da anni di politiche urbanistiche e sociali scellerate e nonostante il fatto che l’intera area sia stata inserita all’interno della “Carta della Qualità”, parte integrante dello stesso Piano Regolatore.
Il progetto prevede infatti la demolizione dell’attuale struttura storica e la costruzione al suo posto di un palazzone di 4 piani con 54 mini appartamenti e tre piani interrati per parcheggi. Tutto ciò nel pieno di una falda acquifera che ha già provocato grossi problemi nell’adiacente via de Reti.
I comitati di quartiere che si battono contro questo progetto da almeno due anni, tramite un lavoro lungo e uno studio approfondito delle carte e degli atti progettuali, hanno ricostruito la storia e la memoria di questo luogo e sono riusciti, con la Soprintendenza, a bloccare per il momento questo scempio, ma un nuovo progetto di ristrutturazione è già in agguato.
Adesso l’occupazione del progetto Communia, vuole bloccare la speculazione in atto ma anche sperimentare e autogestire servizi pubblici di cui le Istituzioni non si fanno carico.
Vogliono rispondere e resistere alla crisi economica con progetti autogestiti di “mutuo soccorso” di cui i cittadini del quartiere sentono la necessità: da una scuola popolare ad una ludoteca per bambini, dall’aula studio alla fotocopisteria sociale per studenti universitari, da uno sportello legale per vertenze sul lavoro a progetti di sport popolare ecc.
Con questa lettera noi firmatari esprimiamo solidarietà agli occupanti, e invitiamo cittadini e istituzioni a bloccare questa ulteriore speculazione a San Lorenzo, preservando la storicità della costruzione e armonizzando la riqualificazione dello stabile con i diritti di chi vive il quartiere, la cui storia è un bene comune di tutta la città.
Cinquecento anni fa, durante le rivolte contadine contro i Principi, il predicatore eretico Thomas Muntzer gridava: “Omnia sunt Communia”: tutte le cose sono comuni. Oggi in un mondo diviso tra l’1% della popolazione che accumula enormi ricchezze e il restante 99% che si spartisce la povertà, in un’epoca non troppo diversa da quella di Muntzer, crediamo sia importante ripartire di nuovo da qui.