sabato 12 ottobre 2013

Roma: pedalata per l'acqua pubblica. La previsione dei Movimenti romani: "Caltagirone lascia Roma"


COMUNICATO STAMPA

Oggi, 12 ottobre, anniversario della conquista dell’America e dell'inizio della colonizzazione. Anche in Italia, in solidarietà con le lotte oltreoceano, si svolge una mobilitazione nazionale, attraverso azioni diffuse in difesa dei territori e dei beni comuni, contro le speculazioni private.
La svendita del patrimonio pubblico, statale e degli enti locali, la privatizzazione dell’acqua, dell’energia, dei servizi pubblici, le speculazioni edilizie e la cementificazione selvaggia, così come una gestione criminale dei rifiuti, sono gli strumenti attraverso i quali i poteri finanziari moltiplicano il profitto privato sottraendo alla disponibilità sociale risorse fondamentali alla vita di tutti/e.
Proprio contro la gestione privata dell'acqua a Roma, contemporaneamente ai diversi movimenti scesi in campo per rivendicare I diritti di tutte e tutti, si è svolta una biciclettata per l'acqua pubblica, che ha attraversato la città segnalando la necessità che Acea torni ad essere pubblica per mettere fine alle speculazioni private sul bene comune acqua:
ACEA basta distacchi contro i soprusi siamo tutti #Ribelli” e “Ripubblicizzare si deve e si può: ACEA stiamo arrivando!” gli striscioni che sono comparsi a Piazzale Ostiense, di fronte alla sede della multinazionale Acea.Guarda la foto
I ciclisti, distribuendo una pagina in edizione limitata de “Il Messaggero” (leggi qui), si sono poi spostati in zona Termini, dove è stata segnalata l'ennesima speculazione di Caltagirone su uno stabile ex FS acquisito dal palazzinaro romano e immediatamente rivenduto, immaginiamo con lauti guadagni: “Debito pubblico, profitti privati. Con i profitti sull’Acqua di tutte e tutti, Caltagirone ha fatto un’altra speculazione” è il gigantesco striscione che i romani possono vedere esposto sullo stabile di Via Marsala. Guarda la foto.
La pedalata si è poi conclusa sotto alle neonate occupazioni abitative di Piazza Indipendenza, in un incontro, non solo simbolico, tra le lotte per l'abitare e per i servizi pubblici, contro tutte le speculazioni.
I messaggi lanciati dal Coordinamento Romano Acqua Pubblica sono anche per l'attuale governo capitolino, al quale sia il movimento per l'acqua che il consiglio comunale, attraverso la mozione n°25, chiedono di aprire un tavolo sulla ripubblicizzazione dell'acqua dei romani. Sul piatto, oltre che il rispetto del voto popolare di giugno 2011, la richiesta al Sindaco Marino di una presa di posizione chiara nei confronti dell'attuale gestione privatistica, che non esita a staccare l'acqua ai cittadini per poche decine di euro di mancato pagamento, anche laddove questa somma corrisponda proprio a quel profitto abrogato dagli esiti referendari.
Ancora una volta il movimento per l'acqua pubblica è sceso in piazza per affermare, non solo che i privati e i profitti devono uscire dalla gestione dell'acqua, ma che "Si scrive acqua, si legge democrazia", come scritto sullo striscione che ha accolto i manifestanti intervenuti nella capitale per il corteo nazionale di oggi pomeriggio. 
Roma, 12 Ottobre 2013

Coordinamento Romano Acqua Pubblica