COMUNICATO STAMPA
Oggi, 12 ottobre,
anniversario della conquista dell’America e dell'inizio della
colonizzazione. Anche in Italia, in solidarietà con le lotte
oltreoceano, si svolge una mobilitazione nazionale, attraverso azioni
diffuse in difesa dei territori e dei beni comuni, contro le
speculazioni private.
La svendita del
patrimonio pubblico, statale e degli enti locali, la privatizzazione
dell’acqua, dell’energia, dei servizi pubblici, le speculazioni
edilizie e la cementificazione selvaggia, così come una gestione
criminale dei rifiuti, sono gli strumenti attraverso i quali i poteri
finanziari moltiplicano il profitto privato sottraendo alla
disponibilità sociale risorse fondamentali alla vita di tutti/e.
Proprio contro la
gestione privata dell'acqua a Roma, contemporaneamente ai diversi
movimenti scesi in campo per rivendicare I diritti di tutte e tutti,
si è svolta una biciclettata per l'acqua pubblica, che ha
attraversato la città segnalando la necessità che Acea torni ad
essere pubblica per mettere fine alle speculazioni private sul bene
comune acqua:
“ACEA basta
distacchi contro i soprusi siamo tutti #Ribelli” e “Ripubblicizzare
si deve e si può: ACEA stiamo arrivando!” gli striscioni che sono
comparsi a Piazzale Ostiense, di fronte alla sede della
multinazionale Acea.Guarda la foto
I ciclisti,
distribuendo una pagina in edizione limitata de “Il Messaggero”
(leggi qui), si sono poi spostati in zona Termini, dove è stata
segnalata l'ennesima speculazione di Caltagirone su uno stabile ex FS
acquisito dal palazzinaro romano e immediatamente rivenduto,
immaginiamo con lauti guadagni: “Debito pubblico, profitti privati.
Con i profitti sull’Acqua di tutte e tutti, Caltagirone ha fatto
un’altra speculazione” è il gigantesco striscione che i romani
possono vedere esposto sullo stabile di Via Marsala. Guarda la foto.
La
pedalata si è poi conclusa sotto alle neonate occupazioni abitative di
Piazza Indipendenza, in un incontro, non solo simbolico, tra le lotte
per l'abitare e per i servizi pubblici, contro tutte le speculazioni.
I messaggi
lanciati dal Coordinamento Romano Acqua Pubblica sono anche per
l'attuale governo capitolino, al quale sia il movimento per l'acqua
che il consiglio comunale, attraverso la mozione n°25, chiedono di
aprire un tavolo sulla ripubblicizzazione dell'acqua dei romani. Sul
piatto, oltre che il rispetto del voto popolare di giugno 2011, la
richiesta al Sindaco Marino di una presa di posizione chiara nei
confronti dell'attuale gestione privatistica, che non esita a
staccare l'acqua ai cittadini per poche decine di euro di mancato
pagamento, anche laddove questa somma corrisponda proprio a quel
profitto abrogato dagli esiti referendari.
Ancora una volta
il movimento per l'acqua pubblica è sceso in piazza per affermare, non
solo che i privati e i profitti devono uscire dalla gestione dell'acqua,
ma che "Si scrive acqua, si legge democrazia", come scritto sullo
striscione che ha accolto i manifestanti intervenuti nella capitale per
il corteo nazionale di oggi pomeriggio.
Roma, 12
Ottobre 2013
Coordinamento Romano Acqua Pubblica