Una grande vittoria per i diritti e la democrazia, quella del 13 giugno 2011. Una vittoria che i governi cercano da anni di calpestare e stravolgere, lasciando campo libero ai gestori privati di mettere i loro profitti davanti ai diritti umani.
E' proprio di oggi la segnalazione di G., che per la seconda volta in un anno ha subìto il distacco totale dell'acqua per morosità. Una morosità che sarebbe disposto a saldare, se la sua pensione di invalidità di 400 euro al mese glielo consentisse. G. è infatti affetto da una grave patologia per la quale, come ribadisce il suo medico, è strettamente necessario disporre di acqua corrente per l'igiene per non incorrere nel rischio di necrosi.
Dov'è il diritto all'acqua in una vicenda di questo tipo? Chi è l'illegale? G. che è moroso o l'Acea che mette a rischio la sua salute? E da che parte si schierano i candidati sindaco di Roma? Da che parte il Ministro Madia che sta varando una legge che spalanca le porte alla gestione privata dell'acqua?
Noi sappiamo da che parte stare, oggi come 5 anni fa: dalla parte dei diritti umani, se necessario insieme a Super Mario, con tubi e chiave inglese per ripristinare il "flusso vitale".
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