giovedì 29 ottobre 2020

Potabilizzatore del Tevere: chiediamo trasparenza e apertura di un dibattito pubblico

 

Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica è tornato a scrivere ai Consiglieri comunali e regionali per chiedere trasparenza e l'apertura di un dibattito pubblico sulla questione dell'impianto di potabilizzazione dell'acqua del Tevere soprattutto alla luce dell'impasse registrata nell'approvazione della concessione al prelievo ad ACEA ATO 2 S.p.A..

Ciò dimostra che le criticità evidenziate sono reali e crediamo serva chiarezza e una discussione aperta su un tema che riguarda la salute di tutte e tutti.


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Gentile consigliere,

c'è il rischio che a Roma venga distribuita acqua con rilevanti criticità per la sua qualità e crediamo che il Consiglio comunale debba occuparsene.

Le perdite della rete idrica di ACEA si attestano intorno al 40%, mentre le sorgenti sono sempre più in sofferenza per i cambiamenti climatici e il prelievo crescente.

A questa “crisi” ACEA ha risposto con un progetto per potabilizzare 500 litri al secondo di acqua del Tevere, inaugurato a dicembre 2018 e (fortunatamente) non ancora entrato in funzione.

Ma il rischio non è sventato.

La Conferenza dei Servizi decisoria che doveva dare il via libera da parte di tutti gli enti preposti entro il 28 settembre non ha raggiunto parere favorevole perchè alcuni Enti hanno sollevato perplessità e richieste di chiarimenti, chiamando in causa anche il Ministero dell'Ambiente. Attualmente il termine della conferenza dei servizi sembra essere sospeso, in attesa che vengano depositati altri documenti. E' evidente che la materia è scottante ed evidentemente sono diverse le incongruenze e le preoccupazioni, anche da parte della Città Metropolitana di Roma.

Qual'è la posizione del Comune di Roma, socio di maggioranza di Acea?

Perchè il Consiglio comunale non viene coinvolto in scelte così strategiche?

Crediamo serva chiarezza e una discussione aperta su un tema che riguarda la salute di tutte e tutti, in un Consiglio comunale aperto alla partecipazione dei cittadini.

La soluzione per combattere la crisi idrica è sempre stata (e rimane) la riduzione del vergognoso tasso di perdita della rete di ACEA, dove si perde acqua prevalentemente di sorgente, ed eventualmente l'utilizzo dell'acqua del Tevere purificata esclusivamente per usi non potabili.

Lei e la sua forza politica cosa avete da dire su questo tema?

In attesa di un suo riscontro inviamo cordiali saluti.

Roma, 27 Ottobre 2020.
 
Coordinamento Romano Acqua Pubblica