ACQUA: REGIONE LAZIO, NON POSSIAMO DIRE QUALI SIANO I 20 COMUNI IN STATO D'EMERGENZA (AGENPARL) – Roma, 02 feb -
Il caso arsenico nell'acqua del Lazio si può risolvere con una nuova deroga che porti a 20 microgrammi per litro il limite consentito. E' quanto spiega l'assessorato all'Ambiente della Regione Lazio. La richiesta di deroga bocciata il 28 ottobre scorso dalla Commissione europea, in seguito alla quale scoppiò il caso arsenico, chiedeva un innalzamento del limite fino a ben 50 microgrammi per litro. La nuova richiesta, invece, è per 20 microgrammi/litro ed è supportata dal fatto, spiegano all'assessorato, che tutte le altre Regioni italiane che l'hanno chiesta sono state accontentate. Non siamo deputati, spiegano inoltre dalla Regione, a dare informazioni su quali siano i 20 Comuni laziali per i quali il Consiglio dei Ministri dello scorso 17 dicembre ha dichiarato lo stato d'emergenza per i valori troppo alti di arsenico nell'acqua. Secondo l'assessorato, la Regione non può fare allarmismo ed è il sindaco di un comune il primo responsabile della salute pubblica che deve informare i cittadini sullo stato delle acque.
giovedì 3 febbraio 2011
Arsenico: REGIONE LAZIO, NON POSSIAMO DIRE QUALI SIANO I 20 COMUNI IN STATO D'EMERGENZA
11:19
Arsenico