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martedì 25 ottobre 2016

Consiglio popolare dell'acqua e della democrazia

Consiglio popolare dell'acqua e della democrazia
Giovedì 27 ottobre Piazzale Ostiense ore 17.00



Si scrive acqua si legge democrazia!

Gridavamo questo dopo la vittoria referendaria del 2011.

Oggi, in Italia si affronta un'altra battaglia referendaria, nella quale sono in gioco i diritti sanciti dalla nostra costituzione e l'autonomia delle comunità locali.

Una sfida che non può essere solo difensiva ma che ci impone di partire dalla vittoria del 2011, per la conquista di quei diritti troppo spesso citati ma non concretizzati.

Il diritto all'acqua, ad esempio, che una petizione firmata da 230.000 persone chiede di inserire in Costituzione. Un diritto violato dalle leggi di mercato che, nonostante i referendum 2011, i governi continuano ad imporre ad acqua e servizi pubblici locali, come dimostrano i decreti Madia attualmente in discussione.
Un processo che vede alcune aziende in prima linea per realizzare quelle privatizzazioni bocciate dalla volontà popolare.

Una delle protagoniste del grande risiko dei servizi pubblici è proprio ACEA, nata come azienda comunale proprio attraverso un referendum durante la giunta Nathan e che oggi, ormai privatizzata e quotata in borsa, è responsabile di migliaia di distacchi idrici e di veri processi di "colonizzazione" nel Lazio, Campania, Toscana, Umbria, in altre parti d'Italia e all'estero, anche attraverso partnership “criminali” come quella con la società israeliana Mekorot.

Processi che non si fermano all'acqua, ma puntano alla gestione dei rifiuti in un quadro di strategie finanziarie che vedono gruppi di potere come Suez e Caltagirone giocare a scacchi con le nostre necessità primarie.
Ma c’è un'altra strada, ostinata e contraria che in tante e tanti possiamo tracciare:
una strada che passa per la ripresa di parola e di decisione di cittadini e utenti dei servizi pubblici, superando la retorica del "degrado" e mettendo in moto energie e competenze preziose.
Una strada che passa per gli spazi liberati nelle nostre città, spesso veri presidi di democrazia reale e oggi sotto attacco da quella stessa legalità che permette ad ACEA di fare profitto, vessando i cittadini sino a staccare l'acqua.
Una strada che passa per la messa in discussione del debito illegittimo e del patto di stabilità imposto ai comuni, a partire da quello gigantesco di Roma, in mano a poche banche con interessi da usura.
Una strada che passa per la valorizzazione delle competenze dei lavoratori, fuori da logiche di esternalizzazione e precarizzazione che deve vedere gli interessi dei lavoratori e degli utenti andare di pari passo.
una strada che passa per la legge 5 della Regione Lazio, voluta da comitati e comuni proprio per rispettare i referendum 2011 e che la Giunta Zingaretti finge di aver dimenticato.


Una strada che passa per una necessaria scelta di campo della Giunta Raggi: con Suez e Caltagirone o con i cittadini e con la prima stella, quella dell'acqua pubblica.

Ma che cosa vuol dire ripubblicizzare un servizio? Non è solo una formula matematica o un investimento finanziario.

E' un'ipotesi di un nuovo modello per vivere le città e garantire nuovi diritti mettendo al centro la partecipazione diretta: la possibilità di conoscere, intervenire e decidere.


Questo è un invito a realtà sociali, lavoratori, cittadini e amministratori di Roma, del Lazio e di tutti i territori ed Enti Locali coinvolti.

Per questo vogliamo lanciare il primo consiglio popolare dell'acqua, il 27 ottobre a Roma, sotto la sede ACEA di Piazzale Ostiense, in cui illustrare la piattaforma per ACEA: una proposta concreta per ripubblicizzare e invertire la rotta, partendo dall'acqua, ma puntando a tutti i servizi essenziali.

evento fb: https://www.facebook.com/events/522140831326301/

lunedì 29 febbraio 2016

#9M Convegno: *Grassroot Youth Democracy* - *Diritti umani fondamentali, beni comuni e democrazia*

*Grassroot Youth Democracy*
*Diritti umani fondamentali, beni comuni e democrazia*

Grassroot Youth Democracy è un progetto promosso dal Servizio Civile Internazionale Italia Onlus e dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, sostenuto dal programma Erasmus+, volto a promuovere la cittadinanza attiva
a livello globale sui temi dei diritti e della democrazia.

Il convegno che verrà organizzato il 9 marzo 2016 è quindi l'evento finale di un percorso lungo un anno, ma è anche un'occasione di confronto per costruire strumenti concettuali da poter mettere nella propria cassetta
degli attrezzi.

Strumenti che sappiano affrontare un concetto che, in questi ultimi anni di crisi, è stato messo a dura prova: la democrazia.

Questo avviene tramite un processo molto evidente di messa in discussione delle garanzie fondamentali che sorreggono l'architettura democratica: limitare, ridurre o, peggio ancora, eliminare i diritti e ciò che garantiscono, riduce l'assetto democratico a poco più di un feticcio, svuotandolo non solo di senso ma, soprattutto, di efficacia e concretezza.

Ci riferiamo a diritti acquisiti e conquistati, ma anche nuovi diritti, a partire da quelli che si legano alla natura e al benessere dell'ecosistema.

Fuor di retorica, sappiamo bene che il complesso modello basato sui diritti, conquistati dalle battaglie vinte della seconda metà del '900, hanno necessità di confrontarsi con nuovi limiti e nuovi interessi, con un sistema produttivo cambiato sostanzialmente e con una crisi ambientale senza precedenti.

Non abbiamo necessità di chiudere in bellezza, ma di aprire uno squarcio di ragionamento critico, proporre e supportare le strade che conducano verso nuove garanzie e nuovi equilibri.


*Programma*

 *Mercoledì 9 marzo, ore 17.00 - Facoltà di Lettere Roma Tre*

*Giacomo Marramao* - Professore di Filosofia e Preside della Facoltà di Filosofia dell'Università degli studi Roma Tre.

*Paolo Berdini* - Urbanista e autore di libri, collabora con diverse testate giornalistiche, unendo i ragionamenti su città, consumo di suolo e beni comuni.

*Marica Di Pierri* -  Attivista e giornalista, si occupa da anni di tematiche ambientali e sociali, con l'associazione ASud.

*Paolo Carsetti* - Attivista del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, tra i promotori del referendum del 2011 contro la privatizzazione del servizio idrico.

#11M - THE REGGAE CIRCUS e Tonino CAROTONE ★★★ special ACQUA edition @Acrobax



Le battaglie per l'acqua sono fatte da mille rivoli. In alcuni momenti c'è bisogno che i mille rivoli si uniscano, per dare forza a un'idea, per permetterle di continuare a camminare e a crescere.

Tra le tante iniziative che vedranno mobilitato il Forum dei movimentiper l'acqua nel mese di marzo, non si può certo mancare l'11 Marzo, quando Reggae Circus e Tonino Carotone dedicheranno un intero spettacolo proprio a sostegno della battaglie del Forum dell'acqua!

E per poter seguire il concerto con la giusta energia, dalle 20.00 cena a sostegno delle spese legali degli attivisti e delle attiviste colpit* da denunce e indagini per aver difeso con determinazione diritti fondamentali come l'acqua!

★★★ THE REGGAE CIRCUS ★★★ special ACQUA edition ★★★ e con la partecipazione di uno special guest d'eccezione, Tonino Carotone.

Venerdì 11 marzo, ore 21.30 @ Acrobax - Via della Vasca Navale 6, Roma 

Vi aspettiamo tutte e tutti, con amici, conoscenti, vicini di casa e sconosciuti!

Fai girare l'evento fb

lunedì 8 febbraio 2016

Acea Ato2. Salta la conferenza dei sindaci, troppi dubbi sulla fusione con Frosinone.


Acea Ato2. Salta la conferenza dei sindaci, troppi dubbi sulla fusione con Frosinone.

Soddisfatti i comitati acqua pubblica, ma il 17 febbraio bisognerà dire no alla fusione e ai distacchi idrici!


Questa mattina nella sede della Provincia di Roma gli amministratori dei comuni dell'Ato2 avrebbero dovuto incontrarsi per decidere, tra le altre cose, sui distacchi idrici e sulla proposta di fusione con l'ambito di Frosinone.
Una riunione rinviata talmente in “zona cesarini” che alcuni sindaci si sono comunque presentati, e che il personale stesso della Provincia ha predisposto la Sala per la riunione.

Cos'è successo per annullare all'ultimo momento un'assemblea così importante? Semplice: il Comune di Roma, rappresentato dal sub-commissario Spadoni, non è convinto che la fusione sia un'operazione opportuna, e vuole più tempo per valutare.

Al di là delle valutazioni sul sistema democratico dell'assemblea dei Sindaci, nella quale il Comune di Roma gode di diritto di veto, il risultato è un deciso stop al disegno di fusione che i vertici di Acea Ato2 hanno tentato di imporre ai sindaci della provincia di Roma con una lettera datata 23 dicembre: 30 giorni di tempo per esprimersi, dopo i quali si sarebbe avvalsa del “silenzio – assenso”.

Ma il silenzio non c'è stato, e ad oggi non c'è nemmeno l'assenso, secondo quanto affermato dal Vice sindaco di Roma Metropolitana Mauro Alessandri.

Lo stesso Commissario Tronca ha alzato il telefono per fermare tutto: poco chiaro il progetto di fusione, troppo complessa la situazione di Acea Ato5, che è stata messa in mora per inadempienze, e ha buone possibilità di essere cacciata dai sindaci del Frusinate.

Anche Tronca deve essersi chiesto: a chi conviene questo matrimonio?

Sicuramente non ai cittadini e ai comuni del Frusinate, che si vedrebbero rientrare Acea dalla finestra; molto probabilmente nemmeno ai cittadini e comuni della provincia di Roma, che si troverebbero “sposati” con una gestione ormai al collasso, e che rischiano di perdere ancora di più il controllo sulle scelte di un'azienda sempre più grande e lontana.

E quali le ripercussioni sui lavoratori delle due aziende? Quali sulla qualità del servizio? 

Molte sono le domande, e poco il tempo per cercare le risposte: la conferenza è nuovamente convocata per mercoledì 17 febbraio.

Per quella data è necessario che anche la Regione Lazio faccia un passo per concretizzare la legge 5/2014 e che l'Assessore Refrigeri rispetti gli impegni confermati nell'ultima seduta del Consiglio regionale: portare in consiglio entro un mese la proposta di riordino degli ambiti di bacino idrografico del Lazio.

In questi 10 giorni è importante che gli enti locali si confrontino con le loro comunità, per scoprire perché “questo matrimonio non s'ha da fare”, e dare parere contrario alla fusione.

Il 17 febbraio sarà però l'occasione per dire Sì al diritto all'acqua, modificando la Carta dei Servizi inserendo l'obbligo di lasciare il flusso idrico minimo vitale anche per chi non riesce a saldare la bolletta idrica.

Il 17 febbraio sarà un giorno importante per l'acqua di Roma, per questo invitiamo ad essere presenti.

Roma, 8 febbraio 2016

Coordinamento regionale acqua pubblica

giovedì 12 novembre 2015

Ripartono I GAP (Gruppi antidistacco popolari): per il diritto all'acqua, per il diritto alla città



Con un volantinaggio davanti alla sede di Acea di Piazzale Ostiense riparte ufficialmente l'attività dei Gruppi Antidistacco Popolari (GAP), con sportelli contro i distacchi idrici in tutta la città.

Anche quest'anno infatti si abbatteranno su Roma decine di migliaia di distacchi idrici: saranno lasciati senz'acqua interi condomini, spesso per disguidi burocratici, altre volte per insolvenza di tariffe in costante aumento: per Acea Ato2 chi non riesce a pagare è condannato a morire di sete, cosa impensabile in paesi europei come Francia e Inghilterra, dove esistono leggi che vietano i distacchi idrici per morosità incolpevole.

La campagna dei GAP punta infatti ad ottenere il flusso minimo vitale anche agli utenti morosi, ma l'obiettivo più ampio è quello della gestione pubblica e partecipata dell'acqua, facendo applicare i referendum 2011 e contrastando le "nuove" privatizzazioni Renziane.

Mentre i romani rimangono senza acqua, Acea SpA continua infatti a distribuire milioni di dividendi ai suoi soci, primi fra tutti Caltagirone e la multinazionale francese Suez, e ad affidare mega appalti ad aziende come quelle legate all'imprenditore Monaco, imputato per estorsione.

Temi ben chiari anche alle centinaia di utenti incontrati oggi davanti alla sede di Acea, che hanno accolto con interesse volantini e informazioni. Lo stesso non può essere detto per la Presidente del I Municipio che, intercettata davanti alla sede di Acea, ha deliberatamente ignorato il volantino e fatto allontanare l'attivista che glielo aveva offerto.
Ulteriore prova di come le istituzioni romane, o quel che ne resta, non siano interessate a garantire il diritto all'acqua, complice una legislazione nazionale assolutamente inadeguata, confermata da una recente sentenza del TAR sul "diritto" al distacco da parte del gestore privato.

Ma se la legge non sempre è sinonimo di giustizia, lo è senz'altro la legittimità di opporsi ai distacchi idrici... anche chiamando in causa Super Mario: l'idraulico "testimonial" dei GAP.

Perché da soli è difficile difendersi, ma insieme si può vincere!

#bastadistacchi

Rete Diritto alla città
Gruppi antidistacco popolari


martedì 13 ottobre 2015

Per il diritto all'acqua, contro i distacchi di Acea

Per il diritto all'acqua, contro i distacchi di Acea
Incontro di autoformazione degli sportelli antidistacco
venerdì 16, ore 17.30, Cinema Palazzo



A Roma, anche quest'anno, prima della chiusura del bilancio annuale di Acea Ato2 SpA si abbatteranno decine di migliaia di distacchi idrici.

Saranno lasciati senz'acqua interi condomini, spesso per disguidi burocratici, altre volte per insolvenza di tariffe in costante aumento.

Chi non riesce a pagare, per l'azienda, è condannato a morire di sete.

Questi gli effetti di una gestione privatistica, attenta più al profitto che al servizio, che ogni anno distribuisce milioni di dividendi ai suoi soci, primi fra tutti Caltagirone e la multinazionale francese Suez.

Per rispondere a questa violazione di un diritto umano e per scambiare informazioni e proposte, decine di realtà sociali hanno dato vita a una rete di sportelli antidistacco: (http://bastadistacchi.blogspot.it/p/home.html)

Per coordinare il lavoro degli sportelli e affrontare la prossima campagna di distacchi di Acea, la Rete Diritto alla Città da appuntamento a tutt* coloro che sono interessati per un incontro di autoformazione venerdì 16, alle ore 17.00 al Cinema Palazzo.

Ci confronteremo sugli aspetti legali e pratici dei distacchi idrici, su come “resistere”, e su quali alternative possibili esistono all'attuale gestione idrica.

Perché da soli è difficile difendersi, ma insieme si può vincere! 


Rete Diritto alla Città

mercoledì 9 settembre 2015

Il Parlamento europeo vota per il diritto umano all'acqua in Europa!



Il voto di ieri al Parlamento Europeo è una grande vittoria per la democrazia, la società civile e per ciascuno degli oltre 2 milioni di cittadini che hanno firmato l'iniziativa dei cittadini europei, ICE, sul diritto all'acqua.
La relazione sul seguito da dare all'ICE “Right2Water”, sostenuta al Parlamento europeo a maggioranza, è passata senza grandi cambiamenti, nonostante un contromozione proposto dal PPE e dei gruppi ECR.

La posizione del Parlamento europeo sul diritto all'acqua è chiara!
La Commissione è ora chiamata ad attuare il diritto all'acqua in Europa attraverso la produzione di strumenti legislativi efficaci per rendere il diritto umano all'acqua e ai servizi igienico-sanitari una realtà.
L'acqua è definita come un bene vitale e necessario per la dignità umana e non può essere trattata come una merce. Pertanto, i servizi idrici devono essere esclusi da accordi commerciali, come ad esempio il TTIP.

La Commissione è tenuta, altresì, a non promuovere la privatizzazione dei servizi idrici nel contesto delle misure di austerità e ad escludere l'acqua, i servizi igienico-sanitari e di smaltimento delle acque reflue dalle regole del mercato interno.
E 'la vittoria per il diritto umano all'acqua, ma è anche una vittoria contro TTIP e l'austerità!

La relatrice, la deputata irlandese Lynn Boylan, ha dichiarato: "una prima risposta della Commissione all'ICE era vaga, deludente e ha fatto poco per rispondere alle richieste [dei cittadini]. In questa relazione io e i colleghi progressisti ci siamo uniti per produrre un rapporto che desse risposte migliori alla loro campagna."

Il voto di oggi dimostra che la pressione dei cittadini è efficace e determinante, dato che persino alcuni deputati del PPE e ECR, alla fine, hanno votato a favore della mozione.

Per questo motivo, pur lodando il Parlamento europeo per questo voto, il Movimento europeo per l'Acqua vuole anche congratularsi con tutte le organizzazioni della società civile che si sono impegnate nella mobilitazione. 
Inoltre vogliamo ringraziare ognuno dei più di 11.200 cittadini europei che, nel corso degli ultimi 4 giorni, ha scritto ai parlamentari europei (incluso chi ha partecipato all'azione comune on-line) spingendoli a votare a favore del diritto all'acqua!

Come Movimento europeo per l'Acqua ci aspettiamo che la Commissione abbia, alla fine, una reazione positiva e propositiva: vogliamo che il diritto umano all'acqua sia una realtà per i cittadini europei!


Movimento europeo per l'Acqua - European Water Movement
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

mercoledì 13 maggio 2015

Sgombero di Ponte Mammolo - L'acqua è un diritto di tutti... O forse no?


Sembra una domanda scontata, ma non sappiamo come risponderebbero il Sindaco Marino, i vertici di Acea, il Prefetto Gabrielli, il Presidente del Municipio IV, e tutte le figure responsabili, a vario titolo, del violento sgombero del campo di Ponte Mammolo e dell'attuale situazione dei suoi ex-occupanti.